MANGIARE SECONDO NATURA: I BENEFICI DEI CIBI DI STAGIONE
- Valentina
- 2 gen
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 22 gen
Secondo l’Ayurveda e la Medicina Tradizionale Cinese il corpo e la mente sono predisposti a ricevere nutrimento in armonia con i cicli naturali. Entrambe le filosofie credono nei benefici del consumo di alimenti stagionali proprio per allinearsi ai cambiamenti durante l’anno.
Si tratta di un approccio alimentare piuttosto intuitivo. Quando il clima è caldo e secco, alimenti succosi come l'anguria e i cetrioli sono più rinfrescanti rispetto alle verdure a radice. Durante le giornate fresche dell'autunno e dell'inverno le barbabietole arrosto sono più riscaldanti, mentre in primavera è piuttosto naturale desiderare verdure depurative, come ravanelli croccanti o asparagi.
Assecondare questa intuizione e adottare una dieta prevalentemente stagionale e locale aiuta a creare un ambiente interno sano ed equilibrato. Non solo. Soddisfa i bisogni stagionali dell’organismo, supporta il microbioma intestinale, sostiene il sistema immunitario e l'ambiente.
Ogni stagione offre un’ampia gamma di alimenti che supportano naturalmente il corpo e si allineano alle condizioni della stagione.
PRIMAVERA

Parola d'ordine: DEPURARE
L'energia ribolle sulla superficie terrestre. Le piante verdi germogliano, crescono e si sviluppano. Durante questo periodo il corpo desidera alimenti che supportano i naturali processi di disintossicazione e digestione. È indicato, quindi, consumare alimenti di stagione naturalmente depurativi, come asparagi, rucola, lattughino, tarassaco e germogli. Senza dimenticare l'ortica, che inizia a prosperare proprio in primavera, e che anche considerato un antistaminico naturale in grado di offrire sollievo dalle allergie stagionali.
ESTATE

Parola d'ordine: RINFRESCARE
L'aria è densa e calda, le piante si aprono e, irradiate dai raggi del sole, concentrano la propria energia sui frutti, naturalmente rinfrescanti e idratanti durante il periodo più caldo dell'anno. Esempi di alimenti rinfrescanti estivi includono peperoni, mango, meloni, pomodori e zucchine.
AUTUNNO

Parola d'ordine: IMMAGAZZINARE
Le foglie iniziano a cadere dagli alberi, il clima si raffredda e l'energia delle piante si ritira verso l'interno. È il momento del raccolto per iniziare a nutrire il corpo con cibi più sostanziosi, che aiutano a rilasciare il calore estivo accumulato. Verdure a foglia scura, cipolle, pastinaca, zucca e rape sono ottime opzioni mentre il clima diventa più frizzante.
INVERNO
Parola d'ordine: NUTRIRE E SCALDARE

Nella stagione più fredda dell'anno, non c'è attività di germogliamento o crescita. L'energia delle piante si sposta sottoterra, nelle radici. Questo è il momento ideale per preparare piatti caldi e sostanziosi, come stufati, attraverso l’utilizzo di verdure a radice. Molti alimenti disponibili in questa stagione sono particolarmente utili per sostenere il sistema immunitario: gli agrumi sono ricchi di vitamina C e l'aglio contiene composti che supportano le difese naturali del corpo.
Sono innumerevoli le ragioni del seguire un’alimentazione il più possibile di stagione.
Una alimentazione diversificata a seconda dei periodi dell’anno permette di nutrire una varietà di batteri benefici nel sistema digestivo. Questo favorisce un’immunità più forte e uno stato di salute generale migliore.
Analogamente importante è la scelta di prodotti locali. Frutta e verdura, infatti, iniziano a perdere alcuni nutrienti chiave entro 24 ore dalla raccolta. La maggior parte degli alimenti che consumiamo oggi viene raccolta acerba e trasportata per migliaia di chilometri e quando arriva sulle nostre tavole è meno saporita e meno ricca di nutrienti.
Scegliere cibi locali e di stagione è un ottimo modo per mantenere una dieta ricca di nutrienti. Gli alimenti coltivati localmente e lasciati maturare naturalmente sulla pianta conservano il massimo valore nutrizionale. Diversi studi dimostrano che frutta e verdura, anche dopo la raccolta, sono ancora organismi viventi capaci di mantenere orologi circadiani e funzioni cellulari. Riducendo il percorso dal campo al piatto, si assumeranno alimenti più freschi, ricchi di cellule vegetali vive e nutrienti vitali.
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